Tra inflazione, carenza di materiali ed emergenza lavoratori, il punto di vista delle cantine
L’aumento dei costi, sostiene Stefano Capurso, “genera dinamiche di medio periodo, e ci porta ad un’attenzione quasi maniacale agli acquisti e ad un approccio sui mercati rinunciatario in termini di marginalità. All’aumentare dei costi è piuttosto normale che aumentino anche i prezzi dei listini, ma per certi prodotti, quelli di fascia media, il rischio è che in molti mercati escano dalla fascia di prezzo ideale, e di conseguenza dal carrello del consumatore. In Usa, ad esempio, il Chianti Classico sugli scaffali è passato da 21 a 25 dollari se non oltre, con il rischio che il consumatore americano si rivolga a tipologie di prodotto alternative”.